I GRANDI POETI ROMANI
IL PIU' GRANDE: GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI
Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioachino Raimondo Belli (Roma, 7 settembre 1791 – Roma, 21 dicembre 1863) è stato un poeta italiano. Nei suoi 2260 sonetti in vernacolo romanesco raccolse la voce del popolo della Roma del XIX secolo
UN'ALTRO GRANDE: TRILUSSA
Carlo Alberto Salustri, più conosciuto con lo pseudonimo di Trilussa - anagramma del cognome -, (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950), è stato un poeta italiano, noto per le sue composizioni in dialetto romanesco.
CESARE PASCARELLA
Cesare Pascarella (Roma, 28 aprile 1858 – Roma, 8 maggio 1940) è stato un poeta e pittore italiano
GIGGI ZANAZZO
Giggi Zanazzo, all'anagrafe Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo, (Roma, 31 gennaio 1860 – Roma, 13 dicembre 1911), è stato un poeta, commediografo, antropologo[1] e bibliotecario italiano. Studioso delle tradizioni del popolo romano e poeta in romanesco, è considerato, insieme con Francesco Sabatini, il padre fondatore della romanistica. Alla sua scuola mossero i primi passi Trilussa e i più bei nomi della poesia dialettale della Roma d'inizio secolo.
MARIO DELL'ARCO
GIORGIO ROBERTI
Giuseppe Roberti (in arte Giorgio Roberti), scrittore e giornalista, nacque a Roma il 20 marzo 1926. Fin da giovanissimo si cimentò nella poesia romanesca riuscendo, a 14 anni, a far leggere alcuni suoi lavori a Trilussa, dal quale fu incoraggiato a continuare. Diresse i periodici Meo Patacca e Romanità e per lunghi periodi le sue poesie apparvero in un’apposita rubrica su Il Tempo e a volte su Il Corriere della Sera, L’Osservatore Romano, Il Paese Sera, l’Avanti, Il Messaggero,Il Giornale d’Italia e il Momento Sera. Partecipò a numerose trasmissioni radio-televisive.
Fu uno
dei fondatori del “Centro Romanesco Trilussa” che ha
presieduto per trentadue anni consecutivi, promuovendo e
fondando, unitamente ad altri soci, l’”Accademia
Trilussiana”.Conseguì numerosi e
prestigiosi riconoscimenti tra i quali il “Premio Nistri”,
il “Premio internazionale per la Satira” e il “Premio
Tevere” per la Saggistica, vincendo più volte il famoso
“Concorso San Giovanni”.
Durante
il periodo estivo, amava trascorrere lunghi periodi nella
sua casa materna di Offeio di Petrella Salto dove spesso
trovava la sua ispirazione poetica.